
Aprile mese della prevenzione per la Filariosi cardiopolmonare
La filariosi è una malattia trasmessa dalla puntura delle zanzare
La filariosi è una malattia veicolata dalle zanzare ed in particolare. A seconda del parassita veicolato, la filariosi può presentare una forma cardiopolmonare (causato da Dirofilaria immitis) oppure cutanea (causato da Dirofilaria repens).
La forma più grave è la filariosi cardiopolmonare. La malattia è diffusa soprattutto al Nord.
La filariosi è endemica in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Emilia Romagna, ma si sta diffondendo anche in Toscana, Umbria, Lazio e Marche, per cui prima di spostarvi dalla vostra regione chiedete sempre al vostro veterinario se ci sono particolari profilassi o accorgimenti da adottare. Ricordo poi che l’ospite definitivo preferenziale è il cane, ma dalla filaria va protetto anche il furetto. Il gatto non è l’ospite preferenziale, naturalmente è più resistente all’infezione, ma in zone dove ci sono tantissime zanzare come le risaie del Piemonte o nel Veneto, conviene fare anche a lui la prevenzione.

Le larve del parassita Dirofilaria immitis entrano nel sistema circolatorio e, una volta diventati vermi adulti (lunghi anche 15 cm), si insediano nelle vicinanze di cuore e polmoni, provocando disturbi cardiaci e respiratori. Crescono e si diffondono in maniera massiccia tanto che, se la malattia non viene diagnosticata e curata in tempo, può portare alla morte del nostro animale. I vermi adulti delle larve di Dirofilaria Repens, invece, vanno a localizzarsi nel sottocute, procurando danni decisamente minori.

Causa
La zanzara comune trasporta le forme larvali dei vermi. Durante il pasto di sangue sul cane, i parassiti vengono iniettati nell’apparato circolatorio dell’animale e si sviluppano al suo interno.
Sintomi
I sintomi di filariosi nel cane ci mettono mesi o anni a manifestarsi, in quanto ci va un certo tempo prima che i parassiti adulti raggiungano un numero tale da causare danni. I cani colpiti da filariosi vengono solitamente distinti in 4 classi di sintomi, in ordine crescente di gravità:
Classe 1: è la forma lieve, subclinica, il cane si presenta in buono stato di salute, non mostra sintomi, ma gli esami del sangue antigenici sono positivi. Significa che ci sono i parassiti, ma che non hanno ancora causato gravi danni
Classe 2: è la forma moderata, i parassiti adulti sono in numero tale da cominciare a causare danni al cuore e alle arterie polmonari. Ecco che compare tosse, dispnea, affaticamento, soffi cardiaci, ma il cane presenta ancora un buon stato di nutrizione, anche se ci può essere un leggero dimagrimento
Classe 3: è la forma grave, il cuore e le arterie sono estremamente danneggiate, il cane si presenta fortemente dimagrito, ha dispnea, tosse, anemia, potrebbe comparire epistassi, danni polmonari e trombo embolia
Classe 4: è la classe più grave, dove compare la cosiddetta sindrome della vena cava, ovvero i parassiti sono cresciuti di numero e dimensioni e hanno invaso il cuore destro, le arterie polmonari e risalendo dall’atrio destro sono arrivati ad ostruire la vena cava
Progressione della malattia se non trattata
Embolia polmonare, insufficienza cardiaca, accumulo di liquidi a livello addominale e segni neurologici. La filariosi cardiopolmonare può essere letale per l’animale.
Coinfezione
Un animale debilitato è maggiormente soggetto all’infezione da parte di altri parassiti che vivono nello stesso ambiente. E’ sempre importante verificare che un soggetto malato di filariosi non sia anche portatore di leishmaniosi o di malattie trasmesse da zecche.
Diagnosi
Semplice test su sangue: SNAP® test esito in meno di 10 minuti. Esami di approfondimento: esame del sangue, radiografia al torace, ecocardiografia.
Trattamento
La terapia è complessa e prevede l’utilizzo di farmaci che devono essere dosati attentamente dal veterinario in base allo stadio della malattia e allo stato di salute generale dell’animale. Inoltre, se le filarie sono rimaste a lungo nel cuore dell’animale, questo probabilmente resterà cardiopatico anche dopo la terapia, poiché il danno causato al cuore non sempre è reversibile. La profilassi della filariosi è la soluzione migliore per prevenire l’infestazione dovuta a questi parassiti.
Una volta stadiato il cane, il veterinario a seconda dello stato di salute del soggetto provvederà ad impostare la terapia migliore. E’ intuibile che cani in classe 3 o 4 molto facilmente non sopravvivranno alla terapia: questo perché per quanto si possa tentare di uccidere le filarie adulte, i danni al cuore rimangono e se è stato gravemente lesionato non si tornerà indietro.
Prognosi
La filariosi è una malattia degenerativa e cronica che può condurre, nei casi più gravi e se non diagnosticata tempestivamente, alla morte del cane. La malattia può essere tenuta sotto controllo grazie ad una continua profilassi.
Prevenzione
La prevenzione è la miglior cura! La filariosi, comunque, se presa in tempo, è una malattia dalla quale si guarisce, ma essendo la diagnosi spesso troppo tardiva, è meglio evitare del tutto che il cane la contragga. Per fare ciò bisogna seguire una profilassi ben precisa, a partire dal mese di aprile, è consigliato inziare la prevenzione per la profilassi che può essere eseguita ambulatorialmente tramite iniezione oppure attraverso somministrazione mensile di antiparassitari per bocca ,previa ricetta medica. Siete quindi sollecitati a rivolgervi al vostro veterinario di fiducia che saprà sicuramente guidarvi all’ uso del farmaco migliore per il vostro cane.
La dott.ssa Michela Guerriero risponderà volentieri ai vostri commenti o alle domande che vorrete farle direttamente qui o presentandosi presso ambulatorio in via Stazione 5 Giaveno.Queste informazioni non sostituiscono in nessun caso una visita veterinaria.