
La filariosi è una malattia veicolata dalle zanzare ed in particolare a seconda del parassita veicolato, la filariosi può presentare una forma cardiopolmonare (causato da Dirofilaria immitis) oppure cutanea (causato da Dirofilaria repens).
La forma più grave è la filariosi cardiopolmonare. La malattia è diffusa soprattutto al Nord.
La filariosi è endemica in Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli, Liguria, Emilia Romagna, ma si sta diffondendo anche in Toscana, Umbria, Lazio e Marche, per cui prima di spostarvi dalla vostra regione chiedete sempre al vostro veterinario se ci sono particolari profilassi o accorgimenti da adottare.
Ricordo poi che l’ospite definitivo preferenziale è il cane, ma dalla filaria va protetto anche il furetto. Il gatto non è l’ospite preferenziale, naturalmente è più resistente all’infezione, ma in zone dove ci sono tantissime zanzare come le risaie del Piemonte o nel Veneto, conviene fare anche a lui la prevenzione.
Il parassita Dirofilaria immitis
Le larve del parassita Dirofilaria immitis entrano nel sistema circolatorio e, una volta diventati vermi adulti (lunghi anche 15 cm), si insediano nelle vicinanze di cuore e polmoni, provocando disturbi cardiaci e respiratori.
Crescono e si diffondono in maniera massiccia tanto che, se la malattia non viene diagnosticata e curata in tempo, può portare alla morte del nostro animale.
I vermi adulti delle larve di Dirofilaria Repens, invece, vanno a localizzarsi nel sottocute, procurando danni decisamente minori.

Causa
La zanzara comune trasporta le forme larvali dei vermi. Durante il pasto di sangue sul cane, i parassiti vengono iniettati nell’apparato circolatorio dell’animale e si sviluppano al suo interno.
Sintomi
I sintomi di filariosi nel cane ci mettono mesi o anni a manifestarsi, in quanto ci va un certo tempo prima che i parassiti adulti raggiungano un numero tale da causare danni. I cani colpiti da filariosi vengono solitamente distinti in 4 classi di sintomi, in ordine crescente di gravità:
Classe 1: è la forma lieve, subclinica, il cane si presenta in buono stato di salute, non mostra sintomi, ma gli esami del sangue antigenici sono positivi. Significa che ci sono i parassiti, ma che non hanno ancora causato gravi danni
Classe 2: è la forma moderata, i parassiti adulti sono in numero tale da cominciare a causare danni al cuore e alle arterie polmonari. Ecco che compare tosse, dispnea, affaticamento, soffi cardiaci, ma il cane presenta ancora un buon stato di nutrizione, anche se ci può essere un leggero dimagrimento
Classe 3: è la forma grave, il cuore e le arterie sono estremamente danneggiate, il cane si presenta fortemente dimagrito, ha dispnea, tosse, anemia, potrebbe comparire epistassi, danni polmonari e trombo embolia
Classe 4: è la classe più grave, dove compare la cosiddetta sindrome della vena cava, ovvero i parassiti sono cresciuti di numero e dimensioni e hanno invaso il cuore destro, le arterie polmonari e risalendo dall’atrio destro sono arrivati ad ostruire la vena cava
Progressione della malattia se non trattata
Embolia polmonare, insufficienza cardiaca, accumulo di liquidi a livello addominale e segni neurologici. La filariosi cardiopolmonare può essere letale per l’animale.
Coinfezione
Un animale debilitato è maggiormente soggetto all’infezione da parte di altri parassiti che vivono nello stesso ambiente. E’ sempre importante verificare che un soggetto malato di filariosi non sia anche portatore di leishmaniosi o di malattie trasmesse da zecche.
Diagnosi
Semplice test su sangue: SNAP® test esito in meno di 10 minuti. Esami di approfondimento: esame del sangue, radiografia al torace, ecocardiografia.
Trattamento
La terapia è complessa e prevede l’utilizzo di farmaci che devono essere dosati attentamente dal veterinario in base allo stadio della malattia e allo stato di salute generale dell’animale. Inoltre, se le filarie sono rimaste a lungo nel cuore dell’animale, questo probabilmente resterà cardiopatico anche dopo la terapia, poiché il danno causato al cuore non sempre è reversibile. La profilassi della filariosi è la soluzione migliore per prevenire l’infestazione dovuta a questi parassiti.
Una volta stadiato il cane, il veterinario a seconda dello stato di salute del soggetto provvederà ad impostare la terapia migliore. E’ intuibile che cani in classe 3 o 4 molto facilmente non sopravvivranno alla terapia: questo perché per quanto si possa tentare di uccidere le filarie adulte, i danni al cuore rimangono e se è stato gravemente lesionato non si tornerà indietro.
Prognosi
La filariosi è una malattia degenerativa e cronica che può condurre, nei casi più gravi e se non diagnosticata tempestivamente, alla morte del cane. La malattia può essere tenuta sotto controllo grazie ad una continua profilassi.
Prevenzione
La prevenzione è la miglior cura! La filariosi, comunque, se presa in tempo, è una malattia dalla quale si guarisce, ma essendo la diagnosi spesso troppo tardiva, è meglio evitare del tutto che il cane la contragga.
Per fare ciò bisogna seguire una profilassi ben precisa, a partire dal mese di aprile, è consigliato iniziare la prevenzione per la profilassi che può essere eseguita ambulatorialmente tramite iniezione oppure attraverso somministrazione mensile di antiparassitari per bocca, previa visita e ricetta medica.
Siete quindi sollecitati a rivolgervi al vostro veterinario di fiducia che saprà sicuramente guidarvi all’uso del farmaco migliore per il vostro cane.
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