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Dermatite allergica da morso di pulci(DAPP)

La dermatite allergica da morso di pulci (DAPP) rappresenta la dermatosi pruriginosa più comune sia nel cane che nel gatto.


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Si tratta di una dermatite papulo-crostosa molto pruriginosa, causata dalla sensibilizzazione, da parte del soggetto parassitato, alla saliva della pulce dotata di un forte potere antigenico.


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La maggiore incidenza di tale patologia si ha durante la stagione estiva, anche se animali che vivono in casa possono soffrirne tutto l’anno se i parassiti presenti nell’ambiente non vengono debellati.


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I SINTOMI DELLA DAPP

Negli animali allergici, in seguito al morso si scatena una forte infiammazione, localizzata nella zona della puntura, che può andare incontro a diversi sintomi tipici della Dermatite Allergica da Pulci, come:

  1. Forte prurito

  2. Perdita di pelo

  3. Arrossamento della cute

  4. Presenza di ferite sanguinanti, anche con pus

  5. Presenza di croste

  6. Pelle nera, ruvida e untuosa

Le parti del corpo più colpite sono soprattutto la schiena, la base della coda, la parte posteriore delle cosce, la pancia, i fianchi e il collo dell’animale.

L’intensità dei sintomi varia a seconda della gravità della reazione allergica dell’animale, ma soprattutto in base a quanto il cane o il gatto riesce a grattare la cute, provocando delle ferite.

Possono comparire aree più o meno ampie di pelo diradato o assente, croste, eritema ed in casi più gravi infezioni secondarie che complicano il quadro clinico.

Si deve sospettare un’allergia da pulci anche quando non si riscontrano direttamente i parassiti, né si individuano le loro feci.

Gli animali raramente parassitati sono quelli in cui più frequentemente compare la DAPP, dato che quelli abitualmente infestati diventano tolleranti al morso delle pulci. Tale dermatite può potenziare altre patologie preesistenti, come ad esempio la dermatite atopica.

Dimostrare la presenza delle pulci o delle loro deiezioni è difficile e talvolta impossibile in quanto i soggetti allergici si mordicchiano e leccano il pelo frequentemente rimuovendo così i parassiti, spesso ingerendoli.

Poiché le pulci sono vettori di Dipylidium caninum (Tenia del cane e del gatto), il riscontro di proglottidi nelle feci o vicino alla regione anale può consentire di diagnosticare la loro presenza.

COSA FARE :



Per prima cosa, dobbiamo eliminare il problema alla base, debellando le pulci in ogni stadio del loro ciclo vitale, non solo sull’animale, ma anche nell’ambiente in cui vive.

Disinfettiamo tutti i punti in cui vive il cane o il gatto con dei prodotti specifici o utilizzando della candeggina, senza esagerare, ma soprattutto, quando il nostro animale non è nei paraggi. Ricordiamoci di disinfettare anche cucce, lettini, coperte, tappeti e persino le nostre lenzuola, se il cane o il gatto dormono sul nostro letto. I tappeti, in particolare, rappresentano un problema, soprattutto se molto spessi o intrecciati, per cui cerchiamo di farne a meno.

Naturalmente dobbiamo trattare anche il cane o il gatto, chiedendo un consiglio al nostro veterinario. Se c’è un’infestazione di pulci, nonostante dei trattamenti antiparassitari regolari, vuol dire che quel prodotto non va bene per il nostro caso.

Il trattamento andrà ripetuto per più cicli, secondo il parere del veterinario, anche quando la stagione ideale delle pulci è finita.

Esistono anche dei prodotti in compresse specifici per eliminare le pulci e prevenire al tempo stesso nuove infestazioni.

Il veterinario potrà prescrivere anche dei prodotti da applicare sul pelo, come delle lozioni, delle pomate o degli shampoo specifici. I trattamenti con cortisonici e antibiotici potranno essere necessari solo nei casi più gravi o comunque in presenza di lesioni infette. Se l’animale continua a grattarsi senza sosta, potrebbe impedire alle ferite di rigenerarsi, per cui potrebbe essere utile ricorrere ad un collare elisabettiano.

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